CONDANNATI A NON VINCERE

Nel calcio giocato, sembra cambiato il livello della competizione, sia in Italia che in Europa; e pare che l’asticella sia salita nella media, ma a discapito di chi comandava, che adesso scopre una maggiore vulnerabilità unita ad una importante menomazione della efficacia realizzativa.

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Ciò in tutte le competizioni disputate, a partire dal campionato, ove campeggia una nuova forza: la Roma del Garcia fresco venuto, che ha il merito di aver trasformato una cenerentola avvizzita e sbandata, in una macchina efficente e vincente.

Passando poi all’Europa, dove le italiane, almeno per la C.L. figurano in netta soggezione rispetto alle rivali, il divario rispetto alle avversarie di girone, spesso meno titolate, è risultato imbarazzante ed allusivo al deterioramento del nostro foot-ball..

Il caso Juve è emblematico, evincendosi l’incapacità di vincerne una almeno, a causa della facilità di prendere goal ed alla costante e palese sterilità in attacco. E trattandosi di una squadra che ha ritmo, schemi, caparbietà, decisione, esperienza, un organico ben costruito ed equilibrato, un allenatore pratico e deciso, si può confermare che il gap del nostro calcio sia destinato a crescere col passare del tempo.

Badando quindi alle pecche evidenziate, in primis la facilità con cui prende goal indipendentemente dall’avversaria e secondo una percentuale impressionante, fatto il rapporto tra tiri e goal subiti, bisogna pur tentare di valutare le possibili correzioni da apportare alla “vecchia signora” per rimetterla in competizione! Non basta certo l’assunto di Conte, in merito alla giustificazione addotta con riferimento ad un certo appagamento dopo due stagioni vincenti.

Infatti, mi pare di poter affermare che l’impegno non manca; come pure la prestanza fisica e gli schemi. A far difetto, in questo scorcio di stagione, sembra la determinazione ed il ritmo, insieme a qualche incertezza relativamente alla scelta degli attori principali, a cominciare da portiere e difensori.

Troppi errori, troppe disattenzioni e soprattutto il venir meno della sicurezza che Buffon aveva sempre garantito, favorendo la disinvoltura con cui giocavano i difensori, certi che, al bisogno, il portierone faceva il miracolo. Oggi (e da qualche tempo) non è più così, anzi, spesso i goal sono da imputare principalmente alle incertezze del fu miglior numero uno.

E se a tanto si aggiunge la difficoltà di rimanere concentrati(un paio di regalini li si fa, particolarmente a freddo, ad ogni avversario!) e l’imprecisione dell’attacco, che realizza con sempre maggiore difficoltà ed in percentuale mortificante rispetto alle occasioni che si presentano, ecco che mi pare di poter dire che, perdurando questa situazione, la Juve è condannata a non vincere.

Io mi auguro di sbagliare, da tifoso, ma ho la presunzione di ritenere molto attendibile la mia previsione.

Guardare e verificare, comunque e, forza juve.

CONDANNATI A NON VINCEREultima modifica: 2013-11-08T20:13:35+01:00da pachireggio
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