Da tifoso sono molto contento di come va la mia squadra, la prima della classe da sempre, almeno in Italia.
Ma volendo guardare da un altro angolo, magari a causa delle alterne vicende della squadra della mia città, mi rendo conto di quanto sia inutile ed antisportivo questo ennesimo campionato di calcio.
Tre squadroni, almeno entro i confini nazionali, si contendono il titolo quasi abitualmente e riescono a lasciare distacchi notevoli alle squadre rimanenti, costrette a proseguire in un campionato di cui non potranno mai essere neamche coprotagoniste.
Da sportivo, dunque, e per augurare la riabilitazione dello spettacolo, mi chiedo se non è il caso di pretendere un cambiamento salutare, che ridia vigore e senso all'arte pedatoria e che ci consenta di veder crescere nuovi campioni made in Italy.
L'ideale, per consentire alla televisione di continuare a tiranneggiare, sarebbe di costringere le squadre super di ogni nazione a disputare un campionato continentale, con l'impiego di campioni internazionali e con l'ausilio di soldoni e soldoni.
In ogni nazione, invece, dovrebbero garantire lo spettacolo squadre meno titolate e meno dotate di sponsor e star internazionali, dove far giocare i prodotti del vivaio, magari alimentando un mercato interno più a dimensione nazionale, e con l'eventuale aggiunta di un paio di campioni d'importazione, per mantenere plausibile un livello tecnico accettabile.
Insomma, bisognerebbe evitare quanto ormai abituale, per eliminare, con le esagerazioni e gli sprechi, le disparità insormontabili che ci condannano alla monotonia e, ancora peggio, ci impediranno di tornare a vincere a livello di nazionali.
Accetto commenti.
Ma volendo guardare da un altro angolo, magari a causa delle alterne vicende della squadra della mia città, mi rendo conto di quanto sia inutile ed antisportivo questo ennesimo campionato di calcio.
Tre squadroni, almeno entro i confini nazionali, si contendono il titolo quasi abitualmente e riescono a lasciare distacchi notevoli alle squadre rimanenti, costrette a proseguire in un campionato di cui non potranno mai essere neamche coprotagoniste.
Da sportivo, dunque, e per augurare la riabilitazione dello spettacolo, mi chiedo se non è il caso di pretendere un cambiamento salutare, che ridia vigore e senso all'arte pedatoria e che ci consenta di veder crescere nuovi campioni made in Italy.
L'ideale, per consentire alla televisione di continuare a tiranneggiare, sarebbe di costringere le squadre super di ogni nazione a disputare un campionato continentale, con l'impiego di campioni internazionali e con l'ausilio di soldoni e soldoni.
In ogni nazione, invece, dovrebbero garantire lo spettacolo squadre meno titolate e meno dotate di sponsor e star internazionali, dove far giocare i prodotti del vivaio, magari alimentando un mercato interno più a dimensione nazionale, e con l'eventuale aggiunta di un paio di campioni d'importazione, per mantenere plausibile un livello tecnico accettabile.
Insomma, bisognerebbe evitare quanto ormai abituale, per eliminare, con le esagerazioni e gli sprechi, le disparità insormontabili che ci condannano alla monotonia e, ancora peggio, ci impediranno di tornare a vincere a livello di nazionali.
Accetto commenti.
Oltre il tifoultima modifica: 2005-12-18T19:50:49+01:00da
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Scusa poi cambiare per favore il nome del tuo blog, io mi sento un po preso in giro. Grazie
Se vai a vedere quello che hai scritto io leggo solo calcio (apparte un post su Rossi), e per uno come me che ama lo sport, credo che sia una offessa. Ciao e un felice 2006