Dopo tanto tempo

L’occasione è ghiotta, perchè una riflessione sul calcio e sulla giustizia sportiva, in tempo di crisi, può diventare un tema agevole e di sfogo fra tanta tensione.

Ma è evidente che, pur nella crisi, i valori del calcio, come sport universale ed universalmente popolare, sono patrimonio mondiale alla portata di tutti.

Mi soffermo quindi sullo striscione di Torino, a casa Juventus, mentre si celebra il ritorno del derby dopo anni ed anni.

I valori in campo erano noti e le difficoltà solo in ragione dell’immancabile agonismo che anima le stracittadine ed in particolare quelle tra rivali nobili.

La Vecchia Signora contro il grande Toro, alla faccia dei protagonisti pedatori, rappresenta il confronto tra tradizione e tifoserie dal palato fine, abituate a successi che hanno fatto la storia del calcio non solo torinese, visto che i protagonisti delle tante sfide erano pure i campioni  in maglia azzurra in grado di vincere e dominare addirittura campionati mondiali.

E se il tifo va bene, se è giustificato esaltarsi e sfottere, non trova affatto giustificazione scadere nell’assurdità della denigrazione, del rappresentare le disgrazie come se fossero fatti ordinari e non lutti e dolorosi ricordi degni solo di memoria perpetua.

Da juventino non posso associarmi a chi si è reso protagonista di questo oltragio; non posso giustificare il comportamento insensato e da teppista cei protagonisti di quella tentata derisione che ha finito per segnare una bruttissima pagina di non sport nel contesto di una festa di goal e di agonismo.

Di più: provo vergogna per quanto si è consentito, permettendo l’ingresso dell’oltraggioso striscione e soprattutto lasciandolo tranquillamente esposto senza intervenire immediatamente per la rimozione.

Una tifoseria calda, che si vanta di stile e classe, non deve assecondare pochi facinorosi ed indegni che si spacciano per tifosi per sfogare istinti bellicosi ed irriverenti.

Quando saremo in grado di fare definitivamente quel salto di qualità che ci porti a diventare tifosi maturi, vicini e stretti alla propria squadra e disposti a sostenerla? Quando troveremo la serenità per ribadire l’impegno ed esaltare la generosità di chi sta in campo senza denigrare l’avversario, concentrandosi sulla partita?

Non basta evidentemente un bellissimo stadio a rendere splendida la casa Juve!

Dopo tanto tempoultima modifica: 2012-12-04T00:18:00+01:00da pachireggio
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