Basterà una vittoria?

Grazie alla buona sorte ed al pugno-piedone di un Buffon in fase calante ma sempre all’ altezza, siamo ancora a poter sperare in una qualificazione di ripiego, dopo aver fallito ben due occasioni per far valere la legge del più forte. Certo, bisogna ammettere che l’ Olanda e tutt’ altro che Paese-Bassi, visto con quale piglio ha schiacciato le due finaliste dell’ ultimo mondiale, dove pure c’ era, seppure acerba e priva dei talentuosi protagonisti di Euro2008. Il gioco si è fatto ancora più duro, questa terza volta, perchè a contendere il passaggio ci sono i rivali francesi e quel Domeneque ancora inviperito per le ripetute sconfitte patite da una squadra che non digerisce e stima assai poco. E, come se non bastasse, ai rivali di sempre si va ad aggiungere un’altra complicazione: pur vincendo (e non è affatto facile) un’ eventuale vittoria Rumena contro un’ Olanda ormai prima, vanificherebbe tutto e spedirebbe noi ed i nostri cugini francesi alle rispettive Nazioni, a godersi la pausa estiva, ad aspettare l’autunno e le qualificazioni mondiali per rigiocare partite che valgano punti. Di tutto questo è un continuo di notizie e di approfondimenti da parte di giornali, rete, televisioni, radio, eccetera, eccetera. Si vuole calcare la mano, a volte, sulle difficoltà di battere la Francia; si pensa, più spesso, alle pastette che anche due squadre vocate alla sportività (principalmente l’ Olanda) non disdegnerebbero di sfornare a nostro danno, per inebriarci di profumi e  magari farci rimanere a bocca asciutta. Il problema, per quanto mi riguarda, è di altro spessore: se dobbiamo, noi o la Francia, continuare a recitare un patetico ruolo di meglio evitarne di peggiori e sperare invece che il riposo possa giovare a chi gioca troppe partite ed arriva troppo usurato per riuscire a ben figurare in un torneo estivo. L’eccezione del 2006, la vittoria dell’ ultimo mondiale, non deve infatti trarre in inganno, perchè quella vittoria aveva alla base una motivazione di sopravvivenza di uno sport avvilito da scandali e combine che ne avevano assolutamente minato le fondamenta. Bisognava per forza vincere e la forza nasceva dalla disperazione di dover perdere tutto, ricchezza, fama, onorabilità e chi più ne pensa più ne dica. Oggi è tornata la tranquillità ed intanto siamo un po’ più poveri dopo tante partenze di nostri campioni verso campionati più ricchi; i nostri vivai sono in fase di ripresa dopo anni di assurdo ricorso allo straniero (la squadra che ha vinto di più, in questi ultimi anni, è l’ Internazionale di nome e di fatto!).Tutto ci sconforta nonostante si rimanga a tifare, da veri tifosi, anzi schifosamente vocati a cercare nelle pecche arbitrali ed in altre false supposizioni il motivo di una mancata riaffermazione, come se ciò che vale fosse solo il nostro calcio e che quello di chiunque altro mancasse di vigore e capacità di affermazione. Anche Donadoni, a mio modo di vedere, rispecchia il decadimento di un primato che dura solo un’ alba, mentre il resto del giorno sa solo di lunghissimo tramonto. Martedì 17, dopo venerdì 13, in barba alla scaramanzia, è alle porte.
Basterà una vittoria?ultima modifica: 2008-06-15T23:22:53+02:00da pachireggio
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