Alex urrah!

Insomma, 220 giorni a remare, 220 giorni in solitudine sull’oceano, ma finalmente la costa di Fortalezza si staglia all’orizzonte, e fra poco sarà l’approdo.
Bellini ha quasi coronato la sua impresa, che, in epoca attuale, sa veramente di mitico. Solo e su una barca a remi di appena otto metri e del peso di 800 chili, salpato da Quarto (non a caso punto di partenza dei Mille), dopo aver percorso, dal 18 settembre 2005, circa 12.000 chilometri, può pregustare la gioia del trionfo, dopo aver realizzato un sogno ed insieme una pazzia.
Al tempo di internet, delle e-mail che coprono spazi enormi in tempi ristrettissimi, quando i motori ed i computers sono preminenti rispetto alla manualità, un uomo che, puntando principalmente sulle proprie forze, sui muscoli umani e sulla propria forza di volontà, vince l’oceano e ciò che rappresenta in termini di forza della natura, deve per forza apparire un eroe, come eroica sarà la sua impresa.
E giustamente bisogna inchinarsi, di fronte a tanto, rallegrandosi che, ancora oggi, l’uomo possa trovare stimoli e voglie simili, che possa esserci spazio per realizzare una grande impresa che servirà a spostare l’attenzione verso valori più profondi e duraturi, verso aspetti meno celebrati dai media, ma che alla lunga non potranno non segnare il corso della storia contemporanea, riammettendo l’ impresa nella giusta dimensione, ricollocando l’attore uomo nel centro di quella scena che la macchina vuole sottrargli ad ogni costo.
Alex Bellini, sei stato grande!

Alex urrah!ultima modifica: 2006-05-01T11:44:17+02:00da pachireggio
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