ROMA….Caput…!!!!

Brutta storia e, soliti protagonisti. Pare fatto a posta, per la puntualità con cui si è ripetuto l’increscioso episodio, che non è stato il primo e, manco a dirlo, non sarà neppure l’ultimo.
Ma a Roma, proprio lì doveva capitare, nello stesso stadio, con il la dalla medesima tribuna e, quello che è peggio, con lo stesso arbitro!
La serata di Coppa, che doveva presentare le credenziali in vista della nuova stagione, dopo i sacrifici di una Società e del suo Presidente, soprattutto, si è rivelata la beffa delle beffe: capitan Totti, per nulla memore delle imprese europee, si fa ammonire avendo ragione da vendere; il giovane francese, a primo tempo finito, si becca addirittura una meritata espulsione, per un gratuito fallo fuori da ogni contesto agonistico; ed un esaltato, di fronte a quelle sequele impressionanti, decide di sfregiare l’arbitro, solo perché ha arbitrato, ammonendo ed espellendo a ragione un paio di romanisti. Se la fosse almeno presa con loro!
Ed è tanto odioso ed insensato quel gesto da teppista, che passa in ultimo piano l’atteggiamento di un’incolpevole Società, che per sedare gli animi e dare esempi costruttivi, nella presunta grande serata, aveva addirittura fatto a meno dell’estroso Cassano e che poi, almeno con le dichiarazioni, oltre alle scuse all’arbitro, ha manifestato l’intenzione di collaborare con la giustizia per individuare il colpevole del brutto gesto.
Viene da pensare che tutto gira contro …Sensi, mentre a risvegliarsi e prendere il comando sono proprio i ….sensi, ma quelli meno vigilati da ragione e raziocinio!
Eppure non è solo un fattore sportivo e circoscritto allo spogliatoio romanista, visto che protagonista negativo è stato ancora una volta una cerchia della tifoseria, e non solo il teppista che si è reso autore dell’insulso lancio della moneta contundente, ma anche e soprattutto quanti hanno manifestato gioia con applausi alla notizia del ritiro dell’arbitro.
E’ proprio da matti pensare che tutto possa andare bene, se la Società perde tante entrate, è costretta a pagare e subire, magari viene espulsa dall’Europa e chi sa per quanto tempo. L’irresponsabilità che ha caratterizzato il fatto, i contesti, il dopo sospensione, è un dato di estrema gravità che non giova ad un calcio ferito ed in apnea e che pure sta cercando di rialzarsi, nonostante tutto (scandali, calcio scommesse, doping, falsi in bilancio, fideiussioni truccate, tribunali non solo sportivi,……), ma che subisce questo ennesimo duro colpo e per giunta proprio a Roma, che è Capitale e meriterebbe di mantenere un posto importante nel calcio italiano.
Roma, anche per quest’ennesima follia, rischia di rinunciare definitivamente al “….CAPUT MUNDI” che l’ha sempre indicata e contraddistinta, rimanendo solo “ Roma caput”.