l’ombra del campione

Da anni è stato la bandiera della sua unica e grande squadra. E Lui il beniamino dei suoi tifosi, che lo hanno adorato ed aspettato a lungo, in occasione di qualche grave infortunio che aveva messo in discussione la possibilità di ripresa.
Ora, ed ormai da due stagioni, si trascina in campo, regalando immagini sconfortanti e niente affatto generose, visto i fasti del recente passato.
e c’é da chiedersi di come sia possibile che, a soli trentanni, si possa scadere fino al punto di diventare irriconoscibili!
Alessandro Del Piero, anche stasera ha concesso l’ennesimo straccio di prestazione, mentre si trascinava su una fascia lentamente, senza riuscire a prendere il ritmo di una partita comunque blanda.
Eppure la voglia ce la deve ancora avere, se si sottopone a queste figuracce ed insiste, mentre sembra svanita ogni possibilità di riguadagnare una forma decente, utile a risvegliare il campione che è stato.
E’ vero che oggi, nella sua grande squadra, militano delle mezze figure, dei calciatori veramente mediocri e probabilmente troppo anziani e demotivati, dopo tante stagioni ai vertici. Ma allora, che senso ha ritentare le figuracce della scorsa stagione, lasciando quelle pedine dimostratesi non più all’altezza ed in grado di reaggire?
La Società Bianconera, a mio modesto parere, avrebbe dovuto perseguire quei risultati di bilancio che dichiara di anteporre per motivi di sopravvivenza ed autonomia. Ma avrebbe dovuto coniugare questa politica giusta e condividibile, con scelte più coraggiose e motivanti: vendita dei vecchi leoni, possibilmente all’estero, visto che Moratti e l’ Inter sono strapieni; acquisto di giovanissimi e talentuosi calciatori, sia italiani che esteri, da affiancare a pochi professori da mantenere, ancora in gamba ed in grado di trasmettere orgoglio e spirito di squadra ai nuovi innesti.
Ed invece l’ennesima campagna infelice ed al di sotto delle possibilità di altri BIG nostrani, disponibili a maggiori spese perché più dotate di grana.
Ai tifosi non resta che convertirsi alla sportività, lasciando perdere il tifo ed i fanatismi, perché c’è tanto, troppo da soffrire……e chi sa per quanto!

l’ombra del campioneultima modifica: 2004-08-10T23:58:24+02:00da pachireggio
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