SOLDI & SCUDETTI

Si è tutti concordi, spero, nel considerare da maramaldo il comportamento adottato da poche Società calcistiche militanti nella serie A del campionato italiano, che, nonostante la generale crisi e le difficoltà generalizzate ed ampiamente dibattute, continuano a farsi beffa di clausole e contratti e, in barba ai risultato di bilancio, continuano a spandere e spendere a destra ed a manca, inseguendo il miraggio dell’eterna gloria, probabilmente, ma trascurando di verificare il probabile esito finale di queste pazzie, non solo limitatamente al loro club, ma in generale per ogni club scarsamente orientato a non rispondere alle provocazioni, soprattutto per effetto delle pressioni dei tifosi e col miraggio di attrarre sponsor più ricchi..
Siamo in una fase di congiuntura debole, in cui il sistema produttivo, di ogni comparto e livello continua a fare acqua. Il made in Italy prosegue a perdere competitività e l’export ha da tempo ingranato la retromarcia anche in settori strategici come moda ed agro-alimentare.
In siffatto scenario, diventa sempre meno edificante lo sperpero di denaro che caratterizza alcune società calcistiche, che si aggiudicano campioni pagati a prezzi eccessivi, che offrono contratti a campioni e pseudo campioni non giustificabili moralmente. Queste Società ed i loro Dirigenti, oltre ad offendere il pubblico pudore, lasciano sconcertati i Clubs minori, che pure fanno parte della nostra Serie A, che non riescono più a tenere il passo alle tre o quattro grandi che spadroneggiano e mortificano un campionato che finirà per diventare monotono.
Mentre per la stragrande maggioranza delle squadre non ci sono se non i soldi per tirare in qualche modo e cercare di mantenere la serie A, quelle tre o quattro squadre incitano a disobbedire ed a perdere di vista l’economicità delle gestioni, perché la loro diventa una posizione inespugnabile e irremovibile. Continueranno a dominare lo scenario fino a noia, rimanendo il punto di riferimento per i più fortunati ed ambiziosi calciatori, desiderosi di emulare le ricchezze dei loro colleghi più fortunati, in quanto già al soldo dei grandi Clubs.
Le altre squadrette, a parte qualche impresa della domenica, non riusciranno mai a tenere il passo delle prime donne, che aggiungeranno potere al potere e produrranno anche per le imprese esterne, almeno se riusciranno a fronteggiare la concorrenza delle altre, poche di numero, grandi mondiali.
A farne le spese, oltre ai Presidenti e dirigenti, saranno i vivai e la Nazionale, che avrà un bacino di scelta sempre più ristretto e tatticamente limitato.
La televisione via satellite, non importa di quale padrone o catena, continuerà a dare il colpo di grazia alle asfittiche entrate dei Clubs minori, pagando sempre di meno le immagini che avrà in offerta da parte loro a prezzi sempre più stracciati. Le partite saranno sempre più scontate e ripetitive, con sempre meno spettatori e, soprattutto, paganti, mentre gli sponsor andranno in massa ad appoggiare le finanze dei più forti, trascurando i più bisognosi e condannandoli alla miseria ed all’indebitamento.
Forse sarebbe auspicabile un ritorno alle origini, che però dovrà necessariamente passare attraverso il fallimento di questo assurdo sistema, visto che un campionato con poche squadre non può certo giocarsi e considerato che per i probabili fallimenti dei più , si andranno a ridurre in modo vistoso i partecipanti, per cui, solo falsando le regole, si potrebbe cercare di riparare al guasto, promuovendo alle Serie maggiori i Clubs meno titolati e tecnicamente carenti, visto che, in caso di fallimento, pare molto difficile rimpiazzare le squadre che pure hanno una storia di lunga militanza professionistica se non con squadre semiprofessionistiche o di soli dilettanti…allo sbaraglio.
Prepariamoci almeno coi campanacci e la frutta marcia, visto che, per chi si vorrà divertire, non rimarrà che frequentare lo stadio forniti di quei monili, a gridare non più “ goal” ma ….alè!.
pachir

SOLDI & SCUDETTIultima modifica: 2004-01-31T19:02:57+01:00da pachireggio
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