Fallo….anzi, penalty!

Certo che a fine maggio, dopo la vittoria contro la Juve, lo staff Milan era tutto contento e baldanzoso per i rigori andati bene!
Una squadra avversaria che aveva lottato fino all’ultimo, per realizzare il goal vittoria e l’altra a difendersi ed a tirare il fiato per il colpo di reni finale.
Domenica esattamente all’opposto per i rossoneri: dispendio di energie, alla ricerca della vittoria nei tempi regolamentari, nei supplementari, fino alla fine, con la certezza di essere superiori come squadra e di dover comunque prevalere sull’avversario meno favorito dal pronostico.
Ed ecco che la beffa si compie ancora, ed il Boca, a dire il vero una bella squadra, ben quadrata e con qualche individualità, si impone ai rigori, ma di rigore.
Il calcio è uno sport che non può finire di sorprendere, perché basato su giochi di equilibrio fra portatori di sfere che rimbalzano sull’erba e danzano in aria per saettare veloci a colpire il bersaglio magliato.
La destrezza e l’acume, in uno con la spavalda progressiva frizione atletico-artistica collegano il fatto alla magia e strappano esagerata emozione che contamina la mente rendendola ipertonica e piroettante.
Gli stregoni sul campo a danzare fra lo sguardo del sorpreso villaggio che sente il coinvolgimento frenetico nell’impresa più ricercata, di realizzare il sacrificio.
Si trattava, in questo caso, di due Carletti, entrambi signorili, ma decisi. Veri stregoni, nel senso che, grazie all’indubbio carisma personale, riescono a convogliare le forze interne e recondite di grandi guerrieri per conciliarle in un’esplosione di grandissimo effetto.
Solo che i guerrieri azzurri giravano al massimo delle loro possibilità, mentre i rossoneri si limitavano a giri più ridotti, in proporzione alla potenza del loro collettivo, poco impegnativi, perdendo dunque in termini relativi e consentendo al meno dotato di spuntarla. E di tutto ciò una grande amarezza nel cuore dei tifosi, vinti e non convinti che fosse quella la migliore soluzione di gioco.
Invero, il dubbio non può essere eliminato se non da una serie di ulteriori vittoriosi incontri, che diano ancora forza alla speranza di chi guarda chi gioca e spera possa risultare invincibile, perché di tanto ha bisogno la relatività umana.
E gli sportivi italiani, penso proprio, avranno da meditare in questa stagione che è in corso, dopo l’ubriacatura della scorsa. E speriamo che il prossimo anno, ormai alle porte, possa magari regalarci una grande vittoria europea e che la nostra nazionale di calcio riesca nell’impresa di vincere la competizione, anche se non è facile.
Ma stavolta, ed è scaramantico, non parte con i pronostici soliti!

Fallo….anzi, penalty!ultima modifica: 2003-12-15T23:30:36+01:00da pachireggio
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