una domenica tricolore

Orgoglio Rosso:
Si era quasi abbandonata la speranza di rivedere, almeno per quest’anno, quel bagliore intenso della Rossa che sfreccia per prima sul traguardo! Se poi a guidarla doveva essere Shumy, la cosa doveva apparire ancora più incerta, quasi impossibile.
Ed invece, con il rientro in Italia e sulle paraboliche monzesi, ecco che il tedesco più amato dagli italiani è tornato a fare il suo dovere e ad essere nuovamente il primo di tutti, a vincere ed a convincere.
Certo che il divario è stato ampiamente colmato dalla più parte dei concorrenti, visto che anche Trulli, se non fosse stato per l’incidente iniziale, avrebbe certamente detto la sua su un circuito velocissimo e senza avere il bolide più celere.
E chi sa cosa avrebbe fatto l’altro Shumy, al posto del five-Genè.
Nondimeno, la Ferrari si è ritrovata, a cominciare dal suo Presidente, che ha presenziato alle prove ufficiali di sabato, portando decisamente fortuna a tutta la squadra.
E poi, non importa se Barrichello continua a non trovare il passo giusto per sfruttare al meglio il suo bolide e, per limiti probabilmente personali, rimane indietro e non può garantire continuità di vittorie dopo che, in qualche malaugurato giorno, il prode teutonico dovrà pure appendere le…..gomme al chiodo!
Perché è importante proseguire a vincere e primeggiare, per fungere sempre da polo di attrazione per ogni valido pilota. E questo per la Ferrari è indispensabile, come è basilare proseguire a progettare e sperimentare con maggiore impegno e prospettiva di più lungo respiro, in modo da non lasciare ulteriore spazio agli altri, che non hanno certo problemi finanziari, di adottare con anticipo nuove tecnologie, di sperimentarle con successo e porre distanza e steccati tra loro e le rosse, di mettere a contratto quei piloti che, ancora oggi stelle nascenti, domani saranno i nuovi assi del volante.
E’ un discorso da tifoso, certo, che non tiene conto delle forze esterne, di chi, cioè, dopo tante e ripetute sconfitte (…chè un secondo o terzo posto segna la sconfitta!!!) ha esigenze di riprendersi il primato, perché anche quei sacrifici hanno come scopo il primato.
Ma la Ferrari è l’emblema dell’automobile italiana, è la bandiera di un’industria da primati, che non può permettersi frenate, abituata com’è a sfrecciare sempre più veloce ed irraggiungibile.
Godiamocela la vittoria di domenica, ma auguriamoci di poter nuovamente gioire fino almeno alla fine di questo campionato……e poi si vedrà!!.

5 o 6 numeri importanti:
Domenica è stata favolosa per gli sport, per così dire, di seconda importanza.
Pallavolo e pallacanestro maschili hanno infatti regalato emozioni e soddisfazioni agli sportivi italiani, collocando l’Italia ai vertici europei anche in queste discipline.
Particolarmente emozionante è stata la finale di volley, con quella vittoria allo spareggio, sudatissima e…da gran finale contro avversari fortissimi e ben organizzati. Ed è sempre una piacere ancora più intenso, quello di gareggiare e vincere contro avversari di spessore e che mantengono altissimo il profilo dell’incontro.
Ma altrettanto importante è stata pure l’impresa del basket italiano, con un quintetto capace di realizzare il terzo posto assoluto e di accedere alla qualificazione olimpica nonostante le gravi battute di arresto della prima fase del torneo.
Non so quanto abbia potuto fruttare a quegli atleti la grande vittoria che hanno realizzato, ma sono certamente briciole rispetto a quanto possa fruttare l’attività pedatoria, dove il professionismo dilagante e l’esagerato interesse dei media hanno determinato sfaceli e disaffezioni anche da parte dei più tifosi.
Ma le emozioni che un incontro di quel livello può trasmettere, riuscendo a tenere incollati al video milioni di spettatori, nonostante le precedenti ore di televisione sportiva, sono un sicuro propellente per sviluppare la cultura sportiva e lo sport praticato verso i ragazzi e gli adolescenti, molto più invitante ed a portata di mano di quanto non lo sia l’accattivante sorriso della miss che appare nelle straviste trasmissioni calcistiche, senza più riuscire a bucare lo schermo anche se vestita quasi di niente.
Auguriamoci di poter, comunque, proseguire nei primati in quante più discipline possibile, in modo di continuare a regalare emozioni ed a tenere alto il nome del nostro insuperabile Paese.

una domenica tricoloreultima modifica: 2003-09-15T22:26:47+02:00da pachireggio
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