C’era una volta FERRARI e poi ….le altre!

Rosso di sera……neanche si spera!
Strana storia quella Ferrari: un team vincente e di belle speranze, con un patrimonio non solo di trascorsi ed immagini, bensì pienamente inserito nella attualità di squadra vincente e troppo ben organizzata.

I migliori tecnici e progettisti, un sommo coordinatore ed un mago vincente che rappresenta al meglio il talento italico.

Ed ecco che, nello spazio di qualche gara, le certezze vengono meno, mentre vacilla il mito e si porta via la speranza di rivincere ancora con facilità.

Il motore tiene e rende; la meccanica pare ben a punto 8anche se Barrichello può avere qualche dubbio in merito!).

Le sole gomme possono rappresentare allora una tara di queste proporzioni, in grado di far soccombere la squadra numero 1, fino a ridurla a comparsa fra doppiati!?

Le antagoniste
Ed ecco che, contestualmente allo stordimento la meraviglia fa capolino fra gli sportivi, che vedono diventare giganti i topolini della scorsa stagione.

Williams, Renault, MacLaren. Tutte, insieme a Toyota, Jaguar e compagnia bella a far bella mostra di progressi rampanti, che aiutano giovani talenti in mostra ad emergere e competere fra grandi.

Che dire, insomma, se non è solo la Ferrari a frenare, visto che gli altri hanno cominciato a correre?

Che sia la crisi FIAT a determinare l’impasse?

E come andrà se, dopo le gare, si perdono anche consistenti quote di mercato ed a vantaggio di chi?

Ma se i tifosi delle Rosse piangono e si disperano, altri sportivi possono rallegrarsi per le imprese dei loro colori, in primo luogo i galletti di Francia, spronati da un signor vincente di lingua italiana.

I Piloti
Crescono e rampanti fanno capolino, i più giovani soprattutto.

Che si tratti di Raickonen o di Alonso o dei più esperti Montoya, Schumacher 2 o Trulli poco importa. Ciò che si vede è un carosello di giovani leve impegnati a lottare in un pollaio senza re, dove tanti galletti possono aspirare a fare i capi, magari per più di un giro e, forse, per qualche Gran premio.

Perché, ogni GP è una nuova manifestazione di prepotenza, riconducibile al protagonista di turno, che rimane padrone assoluto per quella volta, salvo poi abdicare al GP successivo per un nuovo padrone di un altro colore.

E se questo giova alla competizione, perché rende più vivo ed incerto il mondiale, ahinoi ci viene l’ulcera a dover constatare l’abisso di ritardo che stiamo accumulando dalle altre squadre, tutte in fase di crescita e di affermazione, e noi ad inseguire come non accadeva ormai da tempo.

E l’altro problema, infatti, è che un Super campione come quello che abbiamo in casa e che parla tedesco, potrà e saprà mai adattarsi a combattente, visto che rimane comunque solo a doversi difendere?

Ed allora: Sveglia Schumy! All’erta Barri! Se siamo ancora lì, nonostante tutto, in barba alle Bridgestone e suoniamogliele di nuovo, che lo esige la platea!

Pachir-2003

C’era una volta FERRARI e poi ….le altre!ultima modifica: 2003-08-30T20:29:08+02:00da pachireggio
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