CALCIO…..mercato!!!!

Che i soldoni fossero pochi lo si sapeva da tempo, ma che anche i pochi che continuavano a farne vedere il colore fossero arrivati alla fine delle sbafanterie è certo storia solo attuale.
Il bel giocattolo Calcio, con i protagonisti belli ricchi e famosi, amati dalle…letterine e dalle bellone, è in decisa crisi e se ne ha conferma proprio ora che, in pieno mercato e con grande offerta di talenti, si assista al forzato fermo anche delle Società più rinomate.
E ciò, a differenza che nella precedente occasione, vale in Italia, ma anche nel resto dell’ Europa.
Insomma, pare che i soldi siano proprio finiti.
La crisi delle televisioni (i diritti televisivi, fonte di grande investimento per i pubblicitari e vera mecca per le Società calcistiche di ogni livello) è dilagante ed, ormai, neppure la Nazionale ripaga.
I costi di gestione degli impianti, identicamente esagerati ed improduttivi, considerato, soprattutto in Italia, l’impossibilità di sfruttarli oltre la partita, come luogo di aggregazione e fonte di entrate diversificate.
Gli stipendi astronomici delle prime donne del calcio, degli allenatori grandi manager e telegenici, degli staff tecnici, etc., tutto produce perdite insostenibili al tempo in cui mancano i mecenati ed ognuno cerca di lucrare e non vuole rimetterci per spirito di divertimento.
A questo si aggiunga che mancano le certezze relativamente al mantenimento delle entrate plausibili, considerato la possibilità di perdere pubblico e sponsor a causa di infortuni o sfortunati incidenti, sempre più ricorrenti e meno prevedibili considerato i ritmi di gioco e la lunghezza della stagione. Di contro, proprio a causa degli impegni sempre più intensi e ricorrenti, un club di medio livello deve gestire , oltre alla squadra titolare, una panchina abbastanza lunga e tecnicamente valida.
Infine, senza voler considerare esauriti i temi proponibili, è evidente che anche il tifo è cambiato, per effetto del cambio culturale, ma anche e soprattutto per l’evanescenza che caratterizza la fede e l’attaccamento ai colori sociali da parte di atleti e tecnici, tutti pronti a cambiare troppo facilmente bandiera per una apparente maggiore professionalità, che cela la grande e vera magagna costituita dalla possibilità di consumare tutto ed in fretta, di poter condizionare, insomma, tutto con un po’ più di denaro, ammesso che se ne trovi ancora in giro.
E’, insomma, un calcio molto mercato, cioè scontato negli effetti trascinanti che aveva imparato a scatenare e che oggi non riesce più a dimostrare.
Crollo di sentimenti, dunque, e crescita dei…….valori che contano poco e durano meno. Tutto segno dei tempi che sono veri tempi decadenti!!!

pachir

CALCIO…..mercato!!!!ultima modifica: 2003-06-20T23:01:51+02:00da pachireggio
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