COMPETIZIONE….SPORTIVA

La necessità di primeggiare è generalmente condivisa da ogni sportivo praticante, abituato com’è a lottare e a dare tutto se stesso per vincere.
Ma il praticante sportivo, in quanto tale, sa benissimo che anche l’avversario persegue lo stesso risultato e, pertanto, pur facendosi prendere dall’agonismo sportivo, è leale e rispetta l’antagonista, fino a riuscire a rimanere sereno in caso di sconfitta e nonostante gli interessi in campo.
I protagonisti di MILAN e JUVE, sera del 28 maggio, hanno dato vita ad un’intensa battaglia sportiva, adoperandosi con metodo e coraggio per sopravanzare gli avversari e portare la Coppa a casa.
Naturalmente una sola squadra poteva vincere ed è stato il MILAN, dopo un’estenuante maratona con epilogo di….rigore.
E’ facile per chi guarda e si limita a vivere da osservatore lasciarsi prendere dallo sconforto e dal pessimismo se costui tifa per chi ha perso. Non gli riesce di avvertire con distacco la sconfitta, vivendo sportivamente un momento comunque gioioso. E’ più facile, allora, darsi a criticare, ad inveire con chi ha lottato in campo e, nonostante gli sforzi, ha perso e solo perso in una società che riconosce e venera solo i vincenti.
Ma dall’altra parte sta chi perde e c’è sempre qualcuno che deve perdere, almeno uno per ognuno che ha vinto.
Bisogna comunque rallegrarsi per quanto è complessivamente avvenuto.
Due squadre italiane che hanno rappresentato in una degna finale il calcio europeo!
Due club di lungo corso, con bacheche piene di trofei! Due Società molto ben organizzate e desiderose di proseguire a crescere per dare ancora tante emozioni alla moltitudine di tifosi che continueranno a seguirle nelle future imprese, che le vedranno sempre protagoniste.
E gli atleti in campo, di entrambe le squadre, sono stati forti e leali, massimamente impegnati ed onestamente votati a primeggiare senza svilire l’impresa sportiva che, in una sola notte, avrebbe dato la gloria ad una sola squadra, perché solo una doveva vincere.
Fare i nomi, considerarli singolarmente, sia in positivo che in negativo, per me non ha senso.
Mi piace, invece, sottolineare la prova di agonismo sano e la giusta filosofia adoperata prima e dopo lo scontro, con toni giusti e misurati, ironia intelligente e stimolante, propositi vincenti e progetti di positiva valenza anche dopo ed anche da parte di chi, lasciato il campo di battaglia, ha preferito lasciare la scena alla squadra vincente, per tornare in fretta a casa.
Ed è giusto che anche a loro siano stati riservati i giusti riguardi, perché, in fondo, vale la pena di lottare per vincere, ma anche perdere può risultare decoroso. E poi, come dice qualcuno a cui l’ironia non è mai mancata,…”non si può vincere tutto e sempre, se no non troverai avversari”!?!

pachireggio

COMPETIZIONE….SPORTIVAultima modifica: 2003-06-03T21:20:29+02:00da pachireggio
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