Napoli – Juventus (…non solo 1 a 1)

0MJ01OYR--300x145.jpgUn altro tassello verso lo scudetto bis per la squadra di Conti ed ulteriore riprova di maturazione e capacità di adattamento di una juventus non imbattibile, ma concreta e potenzialmente in grado di realizzare ben altri obiettivi.

Certo, la prevedibilità quest’anno è maggiore, e, continuando a sprecare occasionissime, il pericolo di subire rimontate da parte di ogni avversario rimane la lacuna più vistosa e meno facilmente colmabile da parte di un allenatore molto bravo, metodico, motivatore. E forse sono gli uomini a disposizione a non poter garantire, con questa organizzazione di gioco, che vengano sfruttate le numerose occasioni costruite, che si finalizzino le magistrali giocate che Vidal-Pirlo-Marchisio servono abitualmente sul piatto agli sprovveduti Vucinic-Giovinco-Matri, anche se quest’ultimo è forse quello più in grado, se abitualmente schierato, ad apprendere il difficile mestiere del goleador.

Ma, tornando a Conte e vagliando le prospettive ancora aperte, oltre al campionato la champion, mi pare di poter esprimere fiducia  e nutrire ancora speranze per la quadratura del cerchio d’attacco, magari con l’inserimento, forma permettendo, di Anelka, immaginando che almeno lui possa meglio e più freddamente gestire le opportunità da finalizzare; perchè è proprio la lucidità sotto porta a latitare ed a condizionare spesso i risultati finali.

Ma, intanto, da tifoso, mi voglio godere questo mantenuto + 6 rispetto alla immediata inseguitrice; e voglio anche esprimere ottimismo visto il recupero imperioso di un Chiellini superlativo e rassicurante, uno dei guerrieri che non si tirano indietro, capace di lanciare la sfida senza timore, col piacere di regolare sul campo (+ o meno sportivamente, ma sempre per gioco) il confronto  con grandi campioni, che al suo cospetto finiscono col perdere la calma ed anche la faccia; perché non discuto il valore di Cavani, ma metto in risalto le capacità di Chiellini, marcatore, trascinatore, baluardo, provocatore, combattente senza scuse e fino in fondo.

L’incontro di ieri sera, comunque, va valutato nel contesto di un campionato ormai avanzato, molto competitivo e segnato da una media capacità di offendere espressa da tutte indistintamente le formazioni della nostra serie A; tutte squadre in grado di non lasciare scontato alcun match, grazie alle capacità medio alte dei loro allenatori, ma pure per via della crescita di tanti giovani finalmente buttati nella mischia con regolarità e fiducia e giovani non solo da importazione. Ed in questa dimensione va valutata la juve e le sue prestazioni e classifica; che è squadra che impiega tanti giovani e non solo in campionato, che si propone col suo gioco ed alla sua maniera, che rischia e, ultimamente, sembra più ragionare e dosare.

Prandelli può sorridere, come pure i tifosi della nazionale e gli sportivi italiani, visto che il nostro calcio  sembra poter tornare ai vertici europei nonostante le cure dimagranti ai bilanci, che pure hanno determinato la perdita di big passati ai campionati stranieri. E la nuova formula vincente adottata è votata alla velocità ed all’organizzazione (Fiorentina, Catania, Siena, Pescara, ecc.) che consente di affiancare all’esperienza (Pirlo, Totti, Diamanti,ecc.) i giovanissimi  aspiranti campioni, corridori per eccellenza, aitanti e spavaldi per conformazione mentale.

E certamente va bene così, ed ancora meglio in prospettiva.

Napoli – Juventus (…non solo 1 a 1)ultima modifica: 2013-03-02T10:09:10+01:00da pachireggio
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