Fine settimana fra rombi e pedate

Il programma sportivo di questo fine settimana è ben variegato, fra pallone (la Nazionale impegnatissima e chiamata al riscatto) e Formula 1 (Shumy che insegue l’apoteosi sulla rossa ed italianissima Ferrari).
Non ci resta che aspettare ed ingannare l’attesa e poi si potrà gioire o si subirà la sconfitta e quel che ne conseguirà, come la rivincita di una Francia troppo risentita.
Il più esposto è il CT Donadoni, di cui non ho un concetto esaltante, visto le incertezze che ha palesato, lasciando intravedere dei limiti di gestione ed una relativa chiarezza di programma, stante i troppo repentini cambiamenti di direzione.
La prima scelta, di rinnovare un gruppo che aveva raggiunto il massimo, innescando nuovi e più motivati atleti, avrebbe dovuto proseguire, nonostante i risultati non eccelsi, quanto meno per denotare una certa coerenza ed affidabile responsabilità. E questo perché i nostri atleti attraversavano un momento di forma approssimativa, conseguente la fase iniziale di campionato; senza contare le fatiche smaltite solo parzialmente dei campioni confermati.
Invece, dopo un primo tentativo, al secondo è seguito un ulteriore terzo gruppo, fino a delinearsi il ritorno a luglio, con la chiamata di quegli stessi atleti prima accantonati ed ora, per esigenze sopravvenute, chiamati a salvare la patria, nell’estrema ultima occasione.
Una ulteriore cattiva figura, oltre a determinare la probabile uscita da un torneo importante, potrebbe forse determinare la definitiva bocciatura di un CT ancora in prova, nominato in circostanze particolari e da parte di un Commissario neanche troppo esperto di pallone.
Fin qui la scommessa calcio. Ma anche la F1 e il Giappone sono in cima ai pensieri di tutti gli italiani e particolarmente di quelli innamorati della Rossa Ferrari.
L’uscita definitiva di scena del più grande e duraturo campione può verificarsi nella penombra del trionfo della RENAULT e del terribile nanetto Alonso. Ma potrebbe anche determinarsi sullo sfondo dell’apoteosi di una carriera irripetibile, proiettando nella legenda il teutonico pluricampione della Ferrari e determinando l’ulteriore successo di una realtà italianissima come la scuderia di Maranello: il Grande Vecchio sarà già in visibilio!
Ed anche in questo caso, pur rischiando tanto, la Ferrari può ritenere di relativa importanza la reiterata ed augurabile doppia nuova affermazione (campionato piloti e costruttori) alternativa ad una ridotta affermazione (solo uno dei campionati) o la cocente doppia sconfitta.
Queste tre diverse ipotetiche soluzioni, infatti, pur denotando la fase contingente, sono di relativa importanza rispetto all’evento certo del ritiro di Shumaker.
Perché è proprio quello l’aspetto fondamentale di indirizzo per il nuovo corso della Ferrari, che sarà comunque costretta a dover sopperire alle doti sovrumane del campione uscente, affidandosi a pur validi piloti , ma che di Shumy possono solo rappresentare l’ombra.
E solo dalla prossima stagione, probabilmente, ci si renderà conto dell’effettivo valore di un Campione quasi interamente dedicato alla Ferrari. Un Campione che, pur non avendo appreso la nostra lingua, in modo di consentirgli di comunicarci le fortissime emozioni che ha provato e che, sono sicuro, ha sempre avuto voglia di condividere, ha comunque avuto il tatto di mantenersi serio ed impegnato, perseguendo fedelmente la missione di far trionfare e gioire un intero popolo, regalandogli impresa dopo impresa, titolo dopo titolo, e facendolo primeggiare a livello mondiale.
Grazie Shumy! ….grazie, comunque vada!

Fine settimana fra rombi e pedateultima modifica: 2006-10-06T22:32:06+02:00da pachireggio
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