Stelle ……cadenti!!!! E…scusate il ritardo!

Accidenti alla sfiga!, si potrebbe dire, dopo che la sfiga, in effetti, ha deciso ben poco!

Il mercoledì nero del MILAN è stato l'ennesimo fattore negativo che ha caratterizzato il 2005 del regno berlusconiano. I diavoli Rossi, neanche a farlo apposta, hanno avuto ragione dei poveri vecchietti milanesi, approdati in Turchia per una gita premio a consolazione di una stagione calcistica ad altissimi livelli.

Povero Galliani e povero (si fa per dire) Presidente Berlusca, con tanto cipiglio accigliato dopo gli ostentati e sganasciati sorrisi di fine primo tempo.

E dire che l'epilogo è stato proprio di rigore, come la probabile finanziaria che ci attende, dopo l'azzardo fallito della diminuzione delle tasse, con un Dida meno efficace e decisivo di passate occasioni ed a riprova di un progressivo lento tramonto di un sole sempre più pallido.

Dispiace, a dire il vero, agli sportivi per il povero Ancelotti, esempio di sportività e serietà, che per l'ennesima volta ha visto sfumare, in quest'ultimo periodo, speranze quasi realizzate, ahinoi costruite su una sfera liscia e mobile, obiettivo di pedate  e di telecamere che catturano gli attimi, destinandoli a durare anche se pieni di dolore e rimpianti.
Certo che, con l'aria che tira, nonostante i buoni frutti che la finale ha consegnato al bilancio milanista, sarà ben difficile trovare le risorse per effettuare nuovi acquisti di campioni.

Insomma, dalle stelle alle stalle e, come se non bastasse, si scopre che si trattava di stelle cadenti, giunte al limite dell'orizzante e destinate a sparire fra il rosso nemico che sorge.

Povero Berlusconi, povero Milan e, soprattutto, poverini noi che dovremo sorbirci anche queste dolenti note, come se non fossero  già bastevoli le disgrazie  che segnano il nostro destino.

E l'augurio, naturalmente, è che il Milan ritorni al più presto  a competere, possibilmente a vincere, principalmente a distrarre il nostro beneamato Presidente, che, se si incazza, finisce per abbandonare  Forza Italia per tornare (speriamo presto) al vecchio amore pedestre.

E chi sa che non torni il bel tempo sul Bel Paese!