Un fine settimana particolare se, insieme ma in orari simbioticamente televisivi, c’è il doppio spettacolo delle due e delle quattro ruote!
Piloti comunque con fegato e scherno del pericolo quelli che, su piazze e di fronte a platee diverse, sfoggeranno il loro repertorio migliore per vincere e dare spettacolo.
Ci si augura che ciò possa accadere, visto che, almeno in Canada, la minaccia della corsa bagnata, con inevitabili difficoltà e condizionamenti, aleggia sulla domenica di metà giugno calda di estate piena, prima ancora del suo arrivo.
Mi chiedo se valga la pena per Schumi proseguire verso il nuovo titolo mondiale, che lo consacrerebbe oltre a renderlo ancora più ricco. In fondo è sorprendente il suo mordente sportivo, la sua carica da fresco arrivato con tanti desideri e speranze, assai più di quante non se ne intravedono nei nuovi astri nascenti della formula 1.
Come è possibile, dunque, che dopo tante vittorie il pilota della Ferrari non sia ancora troppo annoiato e distratto da timbrare solo il suo cartellino, onorando di sola sua presenza le gare che fanno gli altri da protagonisti?
Indole tedesca, forse, oppure serietà e grande professionalità unite ad un agonismo innato e, comunque, esageratamente attuale, tanto da disarmare, ancora, un povero Barri da favelas!
Sulla due ruote, poi, se non è la stessa storia, pare comunque ancora strano che un Professor Rossi, che guida da centauro anche la Honda a 4 ruote, riesca facilmente a regolare, facendo meno giri di prova e variando poco rispetto ai concorrenti, agguerriti avversari che sono proprio iracondi e fobici per le batoste da sempre subite, visto che Vale corre sulla due ruote da quando, ancora, usava il pannolino e, sin da allora, continua a vincere!
Storie parallele, dunque, ma indicative per entrambi di un temperamento molto fuori dal comune, per nulla facilmente riferibile al nostro tempo, fatto essenzialmente di mode volubili e peregrine, di passioni che durano poco, di traguardi che non si ripetono, che, dopo il primo, ti senti pienamente arrivato.
Sono dunque due eroi, perché le loro gesta sono uniche ed irripetibili, perché rappresentano altro rispetto alla norma e non si lasciano guidare dalla moda, ma conducono e spremono il mezzo, da veri padroni, senza pensare ad arrivare, che si sentono vivi ed in gara. E’ vero amore e passione quello che anima i loro cuori, insomma!
Lo sport ha sempre avuto esempi di grandezza e di superiorità non comune. Ed in ogni epoca è giusto esaltarne i protagonisti e tenerli ben presenti, quali esempi da emulare per chi si fa avanti verso la giovinezza, vera officina di sapori che dureranno nel tempo e saranno oggetto di ricordo quando, più avanti, non si potrà riviverle le emozioni dal vivo.
Sono in fondo questi atleti e sportivi che possono, oggi, incarnare lo spirito avventuroso di chi ha tracciato la crescita e lo sviluppo della società, visto che, nel tempio della Mondovisione-televisiva, sono grandi protagonisti di questa grande avventura che ci tiene avvinti a tifare e scommettere, per emulare e partecipare, se ci riesce di poterlo fare materialmente, sia pure da livelli molto più amatoriali.
Concediamoci, dunque, questo ulteriore inebriante bagno di passione e tifiamo pure in modo spinto, così da provare anche noi, da fermi, un certo legittimo appagamento e coinvolgimento.
Ma, se possibile, adoperiamoci nel nostro campo e nella nostra routine a mettere in campo un poco più di passione e determinazione, tanto da poter raggiungere qualcosa che va oltre e, quindi, riesca a durare un poco di più.
Via!!!!!
pachir