Calcio italico e tifo italiano

!cid_1133126705430.gif

Sera del 9/12, mentre si giocavano le partite di coppa dei campioni, sintonizzavo la TV sul canale diretta, per seguire lo svolgimento delle varie partite. L’ INTER era fra le italiane la più attesa, forse più della stessa Roma e nonostante avesse, a differenza di quest’ ultima, la qualifica già in tasca.

Come me, penso un bel numero di sportivi e calciofili, tutti ad aspettare l’ epilogo, meditando e pronosticando, mentre i minuti scorrevano e le prestazioni prendevano corpo. La sorpresa, appunto, la prestazione non all’ altezza dell’ INTER di Mourigno, quella appunto più attesa e gettonata, con un nugolo di tifosi, ma una moltitudine di avversari e tifosi di altri Club, che non attendono altro che di registrarne le disfatte. E quando, infine, si giunge all’ atteso e, per l’ Inter, infelice epilogo, da parte mia, e non mi ritengo fra i pochi, una piacevole sensazione di gioia quasi irrefrenabile per l’ ennesima figuraccia di quella superfortezza, che soffre di timidezza fuori dai confini  d’Italia nonostante l’ organico, nonostante i soldi.

C’è allora da chiedersi del perché di questa soddisfazione, apparentemente ingiustificata considerato che, al di là del tifo, a perdere era stata un’ italiana. E poi un’ altro quesito è del perché di queste pessime prestazioni da parte di una squadra veramente fortissima, almeno in potenziale.

Cominciando dal secondo dei quesiti, mi pare di poter dedurre che, non potendosi dubitare della forza agonistico sportiva dell’ organico Inter oppure della splendida condizione di forma a tre giorni dall’ ultima schiacciante vittoria, l’ unica spiegazione che si può dare, sembra quella che indirizza a considerare il ridotto impegno in campo e, per dirla tutta, lo scarso attaccamento ai colori societari quale unica giustificazione della solita disfatta. C’è, invero, una masnada di mercenari, tutti stranieri, compreso il coach, pieni di soldi e di arroganza, che adatta il proprio impegno alla circostanza ed alla visibilità e rilevanza dell’ avvenimento. E poi ci sta un padrone, molto disponibile a perdonare i  monellacci che non perdono occasione di deluderlo, nonostante l’ impegno finanziario che immancabilmente si prodiga ad incrementare, accondiscendendo senza quasi limiti alle richieste più disparate di rinforzi che regolarmente gli vengono proposti, in barba alla crisi dilagante ed al rispetto di un budget terreno. La voglia di vincere, si può dire, supera in lui e  di gran lunga ogni ragionamento, ed il buon Moratti spera che vincere è solo questione di spendere e spandere, come in effetti è abituato a fare da parecchi anni e non importa se i successi sono solo recenti e dopo l’ intervento esterno di una pseudo giustizia sportiva che si è mossa troppo unilateralmente. E poi ci sta pure il primato a Milano, con l’ altro magnate del calcio, anch’ egli abituato a spendere, anche se più determinato a misurare i risultati ed a pretendere i grandi trofei.

L’ altro quesito, invero, si spiega con quanto sopra esposto, perché, suppongo, è la frustrazione di chi si sente limitato e finito a far lievitare l’antipatia verso quella squadra senza limiti di spesa, che può continuare a spendere ed a comprare, senza minimamente preoccuparsi delle uscite, nella consapevolezza che il ripianamento sarà sempre tempestivo ed incondizionato.

Allora, da tifoso e sportivo, voglio dire che forse non si giustifica la presenza, nel campionato italiano, di una squadra straniera, composta da stranieri e mercenari e  guidata pure da un tecnico non italiano. Perché neppure finanziariamente sembra italiana una squadra che non si preoccupa di spendere mentre l’ Italia soffre e rallenta. Anche se, le antipatie generalizzate di chi sta ad aspettare l’ errore per riderci sopra di gusto sono anche la manifesta invidia di chi, non potendola raggiungere, giudica l’ uva eccessivamente acerba. E tuttavia, in questo frangente, le batoste interiste, sia pure fuori d’ Italia, sono una manna per chi spera di veder ridimensionato un club in questo momento decisamente sovrastante la media della serie A.

Calcio italico e tifo italianoultima modifica: 2008-12-10T23:55:00+01:00da pachireggio
Reposta per primo quest’articolo